Il commento di Guido Meda sulla MotoGP del presente Il commento di Guido Meda sulla MotoGP del presente

MotoGP, che stoccata a Valentino Rossi: “Fatto a pezzi…”

Nessuno più di lui conosce i piloti e il MotoGP, per cui le dichiarazioni su Valentino Rossi e sui protagonisti del presente non possono che suscitare commenti e polemiche.

Marzo 2024 è alle porte e l’entusiasmo comincia a dilagare fra tutti gli appassionati del MotoGP, poiché il 10 del mese comincerà la stagione sportiva. Tra outsider e certezze, l’Italia è molto fiera dei suoi rappresentati in corsa, poiché nessuno dubita sulle possibilità di Pecco Bagnaia di confermarsi il favorito anche per questa annata. Chiaramente sarà la pista a dettare la verità. Ma per il Belpaese una certezza c’è ed è la voce di Guido Meda a commentare il campionato.

Il commento di Guido Meda sulla MotoGP del presente
Il paragone con l’epoca di Valentino Rossi fa riflettere (ANSA) – padeltaste

Da oltre vent’anni è colui che istruisce su piloti, circuiti e moto tutti gli appassionati italiani. Sarà accompagnato per quest’anno dalla voce di Mauro Sanchini. A ‘GPone’ il giornalista Meda ha analizzato il MotoGP ai nastri di partenza, con la Ducati che a suo visto resterà un riferimento. E che, indipendentemente dal pilota, per le caratteristiche della due ruote non può non finire sul podio.

Una riflessione avanza però proprio circa le aspettative del pubblico, che pare alla ricerca del personaggio e nostalgico rispetto alla mancanza dello stesso. Tuttavia sono trascorse decadi e anche regolamenti rispetto all’epoca di Valentino Rossi, per cui non c’è da vivere nel passato che non può ripetersi: “Un pilota che si comportasse come Valentino nei suoi primi anni di carriera oggi verrebbe fatto a pezzi. Ci sta che siano ragazzi più compassati, senza contare che sono aumentate le competenze e le attività da fare per essere un campione”. È come se in un certo senso si fosse sempre più professionalizzato e perfezionato il ruolo del pilota, quindi come sportivo è più attento a fattori che prima venivano messi leggermente in secondo piano rispetto alla verve del singolo.

Il MotoGP è cambiato per sempre, lo garantisce l’esperto: “Non è più come vent’anni fa”

Al giorno d’oggi la preparazione fisica è molto più oculata alla pari della dieta da seguire. Ciò accompagnato dalla componente che non può mancare, ovvero la conoscenza del veicolo e dell’elettronica che lo sostiene. “Non è più come vent’anni fa, quando potevi fumare una sigaretta prima e dopo la gara”, sottolinea la voce del MotoGP in Italia. Anche la pressione mediatica ha giocato un ruolo importante nel cambio di atteggiamento, seppure il pilota resti nelle caratteristiche personali non dissimile a quello del passato. Lì emerge il ruolo del giornalista, che può consentire di far conoscere aspetti altrimenti fuori dal paddock: “Se ci piace l’ “ignoranza” – come diciamo in gergo – non si è persa in nessuna di questi ragazzi. Bisognerebbe poterli vivere decontestualizzati dal loro ambiente professionale per capirlo”.

L'intervista sul MotoGP alle porte a Guido Meda
Il paragone di Meda sull’epoca di Valentino Rossi e il presente in MotoGP (ANSA) – padeltaste

Rispetto al campionato delle automobili da corsa, ovvero la Formula 1, anche per una questione economica, la MotoGP dà meno nell’occhio ed è più “accessibile” come ambiente. Ciò dà un lato consente al pubblico di sentirsi più vicino ma al contempo offre anche grandi margini di crescita per migliorare nel futuro. I risultati delle case italiane e quindi il mercato interno ha aiutato molto negli ascolti e nell’avvicinare più fette di appassionati, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Pecco Bagnaia potrà dare una mano. Secondo Guido Meda è ancora il favorito per la vittoria finale: “Ha una moto molto buona e parte del suo miglioramento lo dobbiamo a lui. Come outsider, se possiamo definirlo così, per me è Bastianini”.

Impostazioni privacy