Agassi all'attacco di Alcaraz: che figuraccia Agassi all'attacco di Alcaraz: che figuraccia

Tennis, che figuraccia: Agassi attacca duramente Alcaraz

Da un campione del passato ad un fenomeno (incompleto) del presente: Andre Agassi non le manda a dire a Carlos Alcaraz

Ok, ha vinto contro la leggenda del suo stesso paese, battendolo però in un match che era solo d’esibizione. Ha vinto contro il campionissimo che sta stringendo i denti pur di regalarsi un finale di carriera all’altezza della sua incredibile fama. E di una resilienza che non ha limiti. Il giovane, Alcaraz, ha battuto l’anziano, Nadal (di cui il talento 20enne è l’erede designato) che rientrava a giocare dopo un’assenza di due mesi.

Agassi all'attacco di Alcaraz: che figuraccia
Carlos Alcaraz incassa la reprimenda dell’ex campione (LaPresse) – Padeltaste.com

Carlitos può dirsi soddisfatto del suo rientro in campo dopo l’infortunio patito sulla terra di Rio de Janeiro, quando dovette abbandonare il match contro Thiago Monteiro dopo solamente tre game, ma le sensazioni non sono delle migliori. Soprattutto in vista del decisivo appuntamento di Indian Wells dove, se non farà meglio di Jannik Sinner in termini di percorso nella kermesse, dovrà cedere il secondo posto del ranking mondiale allo stesso talento azzurro.

Quel che non torna, nello scarso appeal di un giocatore che lo scorso anno, di questi tempi, dominava il circuito – e che nel successivo luglio avrebbe addirittura trionfato a Wimbledon – è la poca concretezza. La poca solidità nel gioco. Le troppe pause, caratterizzate da colpi incredibili che solo lui riesce a mettere a segno, ma allo stesso tempo da errori banali. Non forzati. Che spesso complicano anche irrimediabilmente le sue partite. Sembra tornato il diamante grezzo delle sue prime apparizioni nel circuito, l’iberico, in una sorta di andatura tipica del gambero. Di qualcuno che anziché progredire – era veramente arrivato vicino alla perfezione – sembra esser tornato indietro.

Alcaraz, la velenosa frecciata di Agassi e il parallelo con Nadal

Non sono certo argomentazioni nuove quelle che abbiamo appena esposto in riferimento all’Alcaraz tennista. Già una leggenda come Paolo Bertolucci, commentando l’incredibile esplosione di Jannik Sinner, aveva lanciato l’allarme sulla scarsa concretezza dello spagnolo. Un concetto espresso con forza e decisione da uno degli ex giocatori a cui maggiormente, per stile di gioco e fantasia, è stato paragonato il murciano nella sua ancor giovanissima carriera: Andre Agassi.

Agassi all'attacco di Alcaraz: che figuraccia
Andre Agassi, c’è Alcaraz nel mirino: parole taglienti (LaPresse) – Padeltaste.com

Proprio in riferimento al match di Las Vegas in cui l’attuale numero 2 del mondo – sebbene il ranking Live dell’ATP lo segni già come terzo – ha battuto Rafa Nadal col punteggio di 3-6 6-4 14-12 al super tie-break, il marito di Steffi Graf non ha utilizzato il fioretto per commentare i difetti del tennista spagnolo.

Lui ha tutti gli ingredienti per distinguersi, ecco perché siamo tanto fiduciosi, ma allo stesso tempo nessuno deve darlo per scontato. Fa molte cose meglio di altri, ma ora deve definire e costruire il suo gioco per renderlo unico. E deve farlo su basi solide, non su basi che ti obblighino solo a giocare in modo spettacolare sempre. Credo che questa sia una delle cose che Nadal, Federer e Djokovic hanno avuto in comune“, ha detto Agassi esaltando invece, nel contempo, l’esperienza del veterano spagnolo.

Rafa non corre mai nessun rischio che non possa correre. Ha sempre trovato il modo di fare quello che deve fare, all’interno di una partita, con un punto, con un colpo. Ha controllato il suo destino minuto dopo minuto, mentre Alcaraz ha scelto una strada più difficile: quello di renderlo spettacolare ogni 10 secondi. È fantastico per il gioco e bello da vedere, ma è il più efficiente?“, ha concluso l’ex allievo di Nick Bollettieri.

 

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