Una forma d’arte che ‘colpisce nel segno’ visto che i suoi quadri, 121 come i round che ha combattuto nella sua breve carriera, sono stati al centro della terza edizione di (un)fair, la Fiera-non fiera di arte contemporanea di Milano e sono appesi anche ai muri delle faraoniche ville dei divi di Hollywood quali Robert De Niro, Sharon Stone e Spike Lee.

Acquirenti eccellenti alle quali potrebbe aggiungersi, alla luce della loro collaborazione, “King Toretto” che alla fine dello scorso dicembre è tornato a casa dopo 10 mesi di ricovero in ospedale a causa dell’emorragia cerebrale, con conseguente intervento chirurgico d’urgenza per arginarla, che lo ha colpito, il 28 febbraio dello scorso anno, mentre si allenava.