In attesa di scendere in campo, dopo oltre sei mesi dall’ultima volta, in quel di Phoenix, Matteo Berrettini incassa un’altra tegola
Quando si sta lontano dai campi per tanti mesi – nel caso di Matteo Berrettini il conteggio ha da poco superato i 180 giorni consecutivi di inattività – le conseguenze sono molteplici. Innanzitutto la riatletizzazione vera – quella agonistica, con le mille e una dinamiche legate al confronto sul terreno di gioco – ne risente. Anche la tenuta atletica, per quanto un giocatore si sia allenato, non può essere ottimale. Forse nemmeno sulla media distanza dei tre set. Il problema principale, però, appare un altro. E tale è nel caso del tennista romano.
L’infortunio – a cui si sono legati altri problemi – che ha costretto l’ex numero 6 del ranking mondiale ad uno stop talmente lungo da rientrare nella categoria di coloro che potranno usufruire del ranking protetto per un dato numero di mesi e/o tornei, ha prodotto i suoi effetti già nel 2023. Matteo non ha potuto difendere i punti conquistati nelle analoghe competizioni disputate nello stesso periodo del 2022, iniziando lentamente ma inesorabilmente a scivolare in classifica.
La situazione è andata via via peggiorando a causa dei forfait comunicati nelle prime kermesse del 2024: da Brisbane ad Indian Wells passando per Adelaide e Marsiglia, il romano ha continuato a perdere punti, fino a scivolare alla posizione numero 125 del ranking. Qui era posizionato l’ex compagno di Melissa Satta al momento dell’ormai celebre conferenza stampa in cui ha annunciato ufficialmente il ritorno in campo a Phoenix, Arizona, sede del Challenger 175 che prenderà il via il 12 marzo. Ma il peggio, purtoppo, doveva ancora arrivare.
Berrettini, l’inesorabile crollo potrebbe stroncare la risalita del tennista
Il ranking ATP aggiornato a lunedì 4 marzo (per intenderci, dopo i tornei di Acapulco e Dubai vinti rispettivamente da De Minaur e Humbert) è impietoso. Mentre si registra l’incremento di punti che Jannik Sinner ha messo tra sé e Daniil Medvedev nella difesa della terza posizione del ranking mondiale, Berrettini è crollato a picco.
La nuova classifica dice, relativamente agli italiani oltre la 100esima posizione, che Fabio Fognini è al 108esimo posto, Luca Nardi al 123, Andrea Vavassori al 133, Giulio Zeppieri è 138esimo, seguito da Matteo Gigante al 148esimo posto.
Per trovare Matteo Berrettini dobbiamo scendere fino alla casella 154, con un decremento di ben 29 posizioni rispetto alla settimana precedente. Considerando che, a questo livello di classifica, i tennisti sono divisi da una manciata di punti, perdere altri di questi quando si tratterà di fare il confronto con la stessa settimana del 2023, potrebbe significare continuare la discesa.
Inutile sottolineare che il salvagente del ranking protetto – che non è eterno – non cambia la reale posizione di classifica del romano. Che rischia tabelloni proibitivi, sorteggi sfortunati e qualificazioni per disputare perfino i tornei Major.
