Brutto colpo per Novak Djokovic, la sentenza dell’addetto ai lavori è clamorosa: il futuro appartiene ad altri giocatori
Più il tempo passa, più per giocatori di enorme talento, ma dall’età non più verdissima, riuscire a vincere sarà difficile. E non è strano. Si tratta della normalità delle cose. Se ne sta accorgendo anche Novak Djokovic, negli ultimi mesi più volte sconfitto da Jannik Sinner (e in precedenza da Alcaraz) e chiamato nei prossimi mesi a rispondere sul campo a chi comincia parlare di parabola discendente. Ma per quanto possa impegnarsi, ormai il destino sembra scritto: le sue vittorie sono agli sgoccioli.
Su questo punto molti addetti ai lavori sembrerebbero d’accordo. Tanti ex tennisti o commentatori di lungo corso delle vicende del mondo del tennis si sono già esposti, parlando di un Djokovic in difficoltà, probabilmente non in grado di ripetere quanto fatto nelle ultime, straordinarie, stagioni.
Certo, parlare di parabola discendente per un giocatore che ha comunque messo in bacheca tre degli ultimi cinque Slam disputati appare quantomeno azzardato. Eppure, c’è chi non ha paura a esporsi e, a margine di un evento pubblico, si è lasciato andare a una sentenza spiazzante per Nole: “I titoli ormai se li divideranno loro“.
Brutto colpo per Djokovic: la sentenza sul futuro del tennis lascia senza parole il numero uno al mondo
Djokovic non è più un ragazzino, e questo è scontato. A maggio compirà 37 anni e anche se il suo fisico continua a essere invidiabile prima o poi un calo di rendimento sarà fisiologico. Resta da capire quando e in che modo avverrà questo calo. Se per qualcuno sarà un processo graduale, che comincerà a farsi intravedere già nei prossimi mesi, per altri il crollo potrebbe essere decisamente più drastico.
Questo almeno sembrerebbe il parere di Miguel Díaz Román, presidente della Federtennis spagnola. A margine di un evento a Tenerife, il numero uno del tennis iberico si è lasciato andare a un parere che non lascia scampo a Nole: il futuro sarà di altri due giocatori, il nostro Sinner e di Carlitos Alcaraz.
Dopo aver parlato con grande ottimismo del rientro di Nadal, secondo lui addirittura in grado di conquistare un altro Roland Garros, Román si è spinto oltre, lasciandosi andare a questa previsione: “Carlitos e Sinner sono il presente e il futuro del nostro sport. Si miglioreranno ancora e nei prossimi anni daranno via a una grande rivalità, dividendosi i tornei“.
Una predizione a lungo raggio dunque, che si realizzerà non tanto nell’immediato, quanto nel prossimo futuro. Resta da capire quanto Nole sia d’accordo con chi lo dà ormai quasi per superato. Perché Djokovic resta comunque il numero uno al mondo attualmente, e tutto fa pensare che abbia ancora in serbo almeno un paio di exploit in grado di far ricredere anche i più scettici.
