Il nobile sport con la racchetta si prepara a cambiare pelle: anche Sinner e Djokovic sono coinvolti nel processo di cambiamento
I segnali erano stati già abbondantemente lanciati. Il fatto che le Next Gen ATP Finals, il Master riservato alle 8 migliori giovani promesse del tennis, nel 2023 si siano svolte a Gedda, in Arabia Saudita, ha rappresentato solo un assaggio. Anche il fatto che l’esclusiva della kermesse sia appannaggio del ricco paese asiatico fino al 2027, pure.
A completare il disegno, che ancora poteva definirsi parziale, ecco arrivare nello scorso gennaio la nomina, per la verità sorprendente, di un fuoriclasse come Rafael Nadal come ambasciatore del tennis nella stessa Arabia Saudita. Ovvero di un paese che non ha mai sfornato un talento del gioco degno di entrare nel ranking ATP. Già, il ranking.
Un fattore – molto dibattuto in questi giorni per via della rapida ascesa in classifica di Jannik Sinner, che già dopo Indian Wells potrebbe scalzare Carlos Alcaraz dalla seconda posizione in classifica – che interessa non poco al fondo sovrano del paese arabo. La novità è di quelle epocali. E rappresenta l’inizio di una vera e propria rivoluzione.
PIF sbarca nel tennis: il fondo arabo prepara la rivoluzione nel tennis
La notizia, resa ufficiale da un annuncio in pompa magna, sta già facendo discutere gli appassionati di mezzo mondo. Grazie ad una partnership milionaria sottoscritta con l’ATP – l’associazione dei tennisti professionisti – il ranking cambierà nome. Verrà denominato ‘Pif Atp Rankings’, dove il primo nome sta ad indicare il Public Investment Fund che governa l’Arabia Saudita e che ha già messo le mani su diverse proprietà sportive, come il club inglese di calcio del Newcastle, tanto per citarne uno.
Le novità in campo tennistico sono però appena iniziate. Il vincitore delle ATP Finals di Torino sarà incoronato Year-End No. 1, presented by Pif ma i disegni di Bin Salman, lo sceicco che sta tentando la scalata – denominata senza troppi fronzoli ‘sportwashing’ – al mondo dello sport occidentale, non si fermano certo qui.
Dopo la Riyad Season Cup – una nuove kermesse che si giocherà nella capitale – PIF vorrebbe strappare a Torino l’organizzazione delle Finals, nonostante la città piemontese abbia un accordo con l’ATP valido fino al 2025. Chicca finale di questa prima fase di aggressivo inserimento nel tennis è poi l’organizzazione di un nuovo grande torneo, il ‘6 Kings Slam’.
In questa competizione verranno richiamati sei tra i migliori tennisti al mondo, convinti a partecipare – nelle intenzioni di PIF – grazie ad ingaggi faraonici. I prescelti dovrebbero essere Novak Djokovic, Rafa Nadal, Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev, Holger Rune e il nostro Jannik Sinner. Insomma, i petroldollari sono sbarcati nel tennis. Chissà quale sarà l’ultimo baluardo a restare in piedi.