Doping, il nuovo caso divide il mondo del tennis: i tifosi aspettano risposte Doping, il nuovo caso divide il mondo del tennis: i tifosi aspettano risposte

Tennis, scandalo doping: l’accusa è pesantissima

Il mondo del tennis è sconvolto da una vicenda legata al doping che potrebbe assumere contorni molto diversi: arriva un’accusa pesante

Viaggia più veloce la ricerca del doping oppure quella dell’antidoping? Domanda antica ma sempre attuale, non solo perché siamo nell’anno delle Olimpiadi di Parigi 2024. Puntualmente spuntano casi in ogni sport, ma uno legato al tennis sta facendo molto discutere, con risvolti pesanti.

Doping, il nuovo caso divide il mondo del tennis: i tifosi aspettano risposte
Doping, il nuovo caso divide il mondo del tennis (Ansa Foto) – Padeltaste.com

Da una parte ci sono le apertura, alcune veramente clamorose. Perché finalmente anche l’Italia di recente ha deciso di adeguarsi alle leggi di molti altri Stati europei. E così anche per i nostri atleti sarà possibile utilizzare le camere ipobariche per la loro preparazione. La cancellazione del divieto è apparsa sulla Gazzetta Ufficiale, a patto comunque di rimanere sotto stretto controllo di un medico sportivo.

Poi però coi sono i casi acclarati di atelti dopati. Come la giovane pattinatrice russa Kamila Valieva che era stata trovata positiva alle Olimpiadi Invernali 2022 di Pechino. Adesso finalmente è stata anche squalificata per quattro anni dal Tas di Losanna. Aveva dato la colpa prima ad alcuni integratori, poi alla torta preparata per il nonno, nessuno le ha creduto. Ma la squalifica scadrà il 25 dicembre 2025, farà ancora in tempo a tornare.

Molto clamore ha suscitato anche il caso di un mezzofondista kenyano, Michael Saruni. Durante i trials in vista dei Mondiali 2022 di Eugene, prima ha evitato i controlli rifiutandosi di fornire un campione e poi ha mandato un altro a fare l’esame al posto suo. Anche lui quindi è stato squalificato pesantemente.

Tennis, scandalo doping: i tifosi sono divisi, ma ora arriva un’accusa pesantissima

Nel tennis succede di rado, ma succede e adesso c’è un caso che ha diviso gli addetti ai lavori ma anche i tifosi. Tutto è cominciato agli US Open 2022, quando una delle campionesse più amate è stata trovata positiva ad una sostanza proibita, il roxadustat.

Da allora la vita, non solo quella sportiva, di Simona Halep è stata stravolto. La rumena, già numero 1 al mondo, vincitrice nel 2018 del Roland Garros e l’anno successivo di Wimbledon, da allora è ferma in attesa di una sentenza definitiva che potrebbe anche mettere fine alla carriera.

Simona Halep a 32 anni rischia di finire la carriera: per lei è l'ultimo appello
Simona Halep a 32 anni rischia di finire la carriera (Ansa Foto) – Padeltaste.com

Per adesso è stata squalificata quattro anni da un tribunale indipendente. Ma ha deciso di impugnare la decisione rivolgendosi al TAS e di recente è cominciato il processo d’appello per rivedere eventualmente la sua posizione.

Halep è stata ascoltata a Losanna, confermando la tesi portata avanti fin dall’inizio. La sua è stata un’assunzione involontaria e per quello vuole essere giudicata. La stessa difesa che aveva adottato Andrea Iannone che operò ha scontato i 4 anni ed è tornato solo adesso in Superbike.

Fin dall’inizio in effetti c’è chi ha puntato il dito sul suo staff tecnico e in particolare sull’allenatore, Patrick Mouratoglou. Lo fa ancora una volta oggi l’ex campionessa belga Kim Clijsters che conosce molto bene l’ambiente perché si è ritirata relativamente da poco.

Nel podcast del collega americano Andy Roddick ha lanciato accuse durissime: “Dovresti fidarti della tua squadra, delle persone che ti circondano. Per me è un caso di manipolazione, non riesco a trovare un’altra parola per definirla. Loro prendono il controllo di tutto ciò che accade intorno a un atleta”. Parole pesanti, ma la decisione finale spetta solo al TAS.

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