Morto all’età di 78 anni un personaggio che ha fatto la storia: il calcio è in lutto dopo la drammatica perdita
I più giovani non possono ricordarlo, perché non erano nemmeno nati. Forse qualche speciale sulla storia della Coppa dei Campioni- quella vera, quella che veniva disputata solo dalle squadre che avevano vinto i loro campionati nazionali – può aver portato in superficie i dettagli di quello che, all’epoca, fu un evento storico: il Porto che vince la massima competizione per club. Facendolo in finale contro il Bayern Monaco.
Correva il 1987, e la squadra lusitana, allenata da Artur Jorge – curiosamente bomber prolifico da giocatore con la maglia degli storici rivali del Benfica – compiva un impresa che poi il solo José Mourinho, nel 2004, sarebbe stato capace di eguagliare. Il Porto Campione d’Europa è una della grandi storie che il calcio europeo ha raccontato negli ultimi 40 anni.
L’ultimo atto della competizione, svoltasi al Prater di Vienna il 27 maggio del 1987, rimase impressa nella mente di tutti gli sportivi contemporanei grazie soprattutto la famoso ‘Tacco di Allah’: il gol di tacco che l’attaccante dei Dragoes Madjer realizzò al 77′ per pareggiare provvisoriamente la partita. Ci pensò poi Juary, appena tre minuti più tardi, a far pendere definitivamente le sorti dell’incontro dalla parte dei portoghesi.
Quella squadra, magistralmente diretta dall’allora 41enne allenatore nativo proprio di Oporto, piange oggi la scomparsa del suo condottiero. Artur Jorge, stroncato da una lunga malattia, si è infatti spento all’età di 78 anni.
Addio ad Artur Jorge, il calcio mondiale piange la leggenda
“È con profonda tristezza che la famiglia di Artur Jorge Braga de Melo Teixeira ne annuncia la sua scomparsa, questa mattina, a Lisbona, dopo una lunga malattia. È morto serenamente, circondato dai suoi familiari più stretti“, si legge nel comunicato pubblicato dalla famiglia. Innumerevoli le testimonianze di cordoglio alla famiglia dell’ex allenatore, ricordato anche dall’attuale patron del PSG, Nasser Al-Khelaifi, come figura decisiva nella storia del club transalpino.
Giova infatti ricordare che il tecnico lusitano riuscì a portare la squadra francese a trionfare in Ligue 1 nel 1993/94, portando a casa l’ultimo titolo prima dell’avvento dei magnati qatarioti. Tra le innumerevoli esperienze di un vero giramondo del calcio si ricordano anche quelle in Russia, al CSKA Mosca, e alla guida di selezioni nazionali come Svizzera, Camerun e ovviamente Portogallo.
Se n’è andato un personaggio amato da tutti per il suo aplomb, per il suo stile, e per la meritata fama di vincente. Il palmarès di Artur Jorge è infatti almeno pari alla sua grande popolarità.
