Il mondo dello sport è sconvolto ancora una volta da una tragedia improvvisa: aveva solo 24 anni, nessuno lo poteva immaginare
Quando muore improvvisamente un giovane atleta c’è sempre grande sgomento. E’ accaduto purtroppo di nuovo tra lo sgomento di chi l’ha conosciuto e sostenuto nella sua carriera.
Tragedie inaspettate, come quella di Davide Astori poco più di sei anni fa. Era il 4 marzo 2018, lui con i compagni della Fiorentina si trovava in un albergo di Udine per giocare contro i friulani e invece quella mattina non si è alzato. A 31 anni il capitano della Fiorentina è morto per quella che l’autopsia ha definito una fibrillazione ventricolare dovuta a una patologia silente.
Un caso che ha ricordato da vicino quello di Piermario Morosini, quasi sei anni prima. Stava giocando con il Livorno a Pescara e si è accasciato dopo uno scatto. Soffriva di cardiomiopatia aritmogena, una rara malattia ereditaria che gli è stata fatale.
Come fatale è stata la condizione fisica di Vigor Bovolenta, pallavolista e bandiera anche della Nazionale azzurra. Il 24 marzo 2012, a 37 anni, era in campo con Forlì contro Macerata. Una battuta ed è caduto a terra, morendo poco dopo un ospedale per un arresto cardiaco. Negli anni precedenti aveva già sofferto di extrasistole e per un breve periodo era anche stato fermato. Anche nel suo caso, il cuore non lo ha supportato.
Muore a 24 anni, tragedia infinita: ancora una volta non c’erano segnali premonitori della tragedia
Ora è successo di nuovo, per cause che solo l’autopsia già richiesta dalla famiglia potrà stabilire anche se forse serviranno tempi lunghi. Intanto però se n’è andato un ragazzo di soli 24 anni che nel mondo dello sport si era fatto apprezzare da compagni e avversari.
Leonardo Florian era nato in una terra, la provincia di Treviso, che vive di rugby da anni. Con il suo fisico massiccio e atletico non aveva trovato problemi a diventare un giocatore importante. Al momento vestiva la maglia del Villorba Rugby in Serie A, alternando lo sport con il lavoro presso un’agenzia di sicurezza
Nelle ultime settimane aveva spesso accusato, come riferiscono le cronache locali, sintomi febbrili che sembravano legati a mali di stagione. La febbre però non passava e così aveva interrotto l’attività agonistica con i genitori, ma la mattina successiva non si è svegliato. Fatale un malore nella sua abitazione, che solo gli accertamenti potranno determinare. Resta il fatto che tutti i tentativi di rianimarlo si sono rivelati inutili.
E adesso il suo mondo piange questo pilone, che giocava anche seconda linea, così pieno di vita. Come ha ricordato il suo club, “Flo era considerato come uno dei migliori uomini della mischia gialloblu. Stimato e apprezzato dalla società, lascia un enorme vuoto in tutti i dirigenti e tra gli amici della formazione villorbese che si stringono attorno alla famiglia”.
