Il tennis italiano è tornato a splendere grazie a Jannik Sinner, il ventiduenne campione altoatesino che ha conquistato gli Australian Open
Lo sport italiano sta vivendo una sorta di nuovo Eldorado. Ha iniziato il tennis, che dopo quasi mezzo secolo ha trovato un nuovo campione in grado di raccogliere l’eredità di Adriano Panatta e ancora prima di Nicola Pietrangeli. Perché Jannik Sinner con il trionfo agli Australian Open ha spezzato un tabù che durava dal 1976, dalla storica edizione del Roland Garros in cui l’ex tennista romano ottenne la sua prima e unica vittoria in uno Slam.
E la sensazione è che quello del giovane campione altoatesino sia solo il primo di una lunga serie di successi di grande prestigio, per la gioia di tutti i tifosi italiani. E l’altra bella notizia per tutto lo sport azzurro è la crescita esponenziale di giovani talenti in altre discipline sportive.
L’atletica leggera in particolare è attraversata da una piacevolissima scossa, campioni in erba che a suon di prestazioni da urlo hanno guadagnato la grande ribalta internazionale. In attesa di ritrovare il miglior Marcell Jacobs e che Gianmarco ‘Gimbo’ Tamberi si confermi in vista dei prossimi giochi olimpici di Parigi, dei ragazzi pieni di talento stanno ottenendo e hanno appena ottenuto risultati di grande prestigio.
Tra questi spicca il diciannovenne Mattia Furlani, nato come velocista e saltatore in lungo. Nato e cresciuto a Marino, luogo simbolo dei Castelli Romani, Furlani ha appena conquistato la medaglia d’argento ai Mondiali indoor di Glasgow saltando la ragguardevole misura di 8,22.
Anche l’atletica ha il suo Sinner: profilo di Mattia Furlani il nuovo campione di salto in lungo
Furlani in realtà ha saputo fare anche di meglio: con uno splendido 8,34 realizzato al meeting di Ancona un paio di settimane fa ha stabilito il nuovo primato italiano di salto in lungo indoor. Una progressione eccezionale che fa del giovane figlio d’arte la più luminosa promessa dell’atletica italiana.
Lo sport è di casa nella famiglia Furlani: il papà Marcello è stato un saltatore in alto di livello, la madre Khaty Seck una velocista di tutto rispetto. Mattia vive a Rieti con il resto della sua famiglia, ma viene spesso a Roma per incontrare la sua fidanzata e per assistere sugli spalti dell’Olimpico alle partite della Roma, la sua squadra del cuore. Qualcuno lo ha già definito ‘il Sinner dell’atletica‘: forse è prematuro, ma la strada sembra segnata.