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Sport

È morta un’icona dello sport italiano, che dolore

Lo sport italiano ha appena perso una delle sue più grandi icone: la notizia della scomparsa ha sconfortato tutti gli appassionati.

Lo sport italiano ha saputo regalare nel corso degli anni tantissime emozioni a intere generazioni di tifosi. Sono molte le imprese epiche e le vittorie straordinarie del passato che ancora oggi suscitando grande ammirazione e commozione in chi ha avuto la fortuna di poterle vedere. E’ il caso della scherma azzurra, una scuola straordinaria che ha consentito all’Italia di raggiungere più volte le vette più alte in questo sport.

Grande dolore per lo sport italiano: appassionati in lacrime – Foto Canva (Padeltaste.com)

Proprio nei giorni scorsi è arrivata una notizia che ha intristito molto tutti gli appassionati di scherma. Irene Camber, vincitrice della prima medaglia d’oro della scherma azzurra al femminile ai Giochi Olimpici, è venuta a mancare all’età di 98 anni. Nata nel 1926, Irene Camber è stata una vera e propria leggenda non solo della scherma, ma di tutto lo sport italiano.

L’atleta triestina ha conquistato la medaglia d’oro nel fioretto alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 e si è poi laureata campionessa mondiale a Bruxelles l’anno successivo. Nel 1957, a Parigi, si è poi fregiata del titolo iridato a squadre, mentre nel 1960 ha vinto il bronzo a Roma con il team italiano delle fiorettiste. Nel 1956 avrebbe potuto lottare per un’altra medaglia ai Giochi Olimpici di Melbourne, ma Irene Camber rinunciò a quell’appuntamento perché aveva già fissato il matrimonio con suo marito Gian Giacomo Corno (da cui ha avuto tre figli).

E’ morta un’icona dello sport italiano: fan in lacrime

In un’intervista di qualche anno fa fu proprio la Camber a raccontare che le nozze e il lavoro alla Montecatini le impedirono di partecipare alle Olimpiadi: per rifarsi l’anno successivo ha preso parte al Trofeo Esperia a Como, ovviamente vincendo.

La straordinaria carriera di Irene Camber: un simbolo della scherma azzurra – Foto ANSA (Padeltaste.com)

Ma oltre alla straordinaria carriera nella scherma, Irene Camber si è distinta per gli eccellenti risultati raggiunti anche in altri ambiti. Basti pensare che l’atleta azzurra è stata tra le prime donne a conseguire la laurea in chimica industriale all’Università di Padova. In più, la Camber era anche diplomata in pianoforte.

Si ritirò dalla scherma nel 1964, scegliendo per qualche anno di ricoprire il ruolo di commissario tecnico per il fioretto: un incarico che ha mantenuto fino alle Olimpiadi di Monaco del 1972. In un’intervista del 2013, come ricorda la Federazione sul proprio sito ufficiale, Irene Camber confessò di aver amato moltissimo la scherma soprattutto perché le permise di viaggiare tanto in un tempo in cui si faceva poco, consentendole quindi di conoscere il mondo.

Roberto Naccarella

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